War Thunder

WAR THUNDER

 

War Thunder è un Massively Multyplayer Online Game Free to Play dedicato all’aviazione, ai veicoli corazzati e alle unità navali della Seconda Guerra Mondiale e della Guerra Fredda. Determinato ad inseguire il successo di Word of Tanks ma spostando l’attenzione sugli aspetti tecnici della tecnica di volo rispetto agli effetti speciali del combattimento.

Battaglie intelligenti

Il segreto del successo di War Thunder, come detto, risiede nell’enorme varietà di contenuti offerta al giocatore. Due diverse modalità di gioco – carri e aerei – così differenti tra loro da rappresentare quasi due giochi assestanti, le quali si diramano a loro volta in battaglie realistiche e battaglie arcade, con regole e comportamento dei mezzi che cambiano in maniera radicale. E poi ancora, tornei, battaglie storiche, battaglie personalizzate, eventi. War Thunder è un gioco completo, un titolo così denso di contenuti da tenere testa ai normali giochi retail.

Iniziamo dagli aerei, vero fiore all’occhiello dell’esperienza e terreno in cui i Gaijin sanno mettere in mostra i propri punti di forza. La modalità arcade, la più giocata, consente di entrare in battaglie mordi e fuggi della durata media inferiore ai 10 minuti, con obiettivi che variano di partita in partita. Il deathmatch tra aerei, modalità su cui la concorrenza a marchio Wargaming.net ha puntato per il suo World of Warplanes, viene qui ridotta a una delle tante partite disponibili, ed è per la verità piuttosto rara.

War Thunder è infatti un gioco estremamente tattico, in cui – spesso – l’obiettivo riguarda la conquista di una porzione di spazio aereo, di uno o più campi di aviazione o la distruzione delle forze nemiche terrestri. Avete capito bene: distruggere gli altri aerei non è teoricamente necessario per vincere la partita, ma il dogfighting nasce spontaneo nei cieli in prossimità degli obiettivi. La presenza di caccia e bombardieri modifica l’assetto delle partite, obbligando di fatto i giocatori ad assumere dei ruoli di attacco e di difesa.

Anche in modalità arcade, nonostante un po’ di caos fisiologico e un certo numero di giocatori che si limita a sparare a tutto quello che si muove, si possono mettere in pratica vere e proprie tattiche che, spesso, pagano con ottimi risultati in classifica. In modalità arcade, inoltre, il giocatore ha la possibilità di utilizzare più di un equipaggio: in caso di abbattimento del proprio velivolo, infatti, il giocatore può rientrare in battaglia con un altro aereo e continuare a giocare. Non vi è il rischio, dunque, di partite della durata di pochi secondi a causa di un impatto in volo o di uno scontro particolarmente sfortunato.

In modalità realistica, invece, le cose cambiano profondamente. In primo luogo, il gioco fa uso di un modello di volo semi-realistico, che costringe il giocatore a prestare più attenzione alle proprie manovre e lo mette faccia a faccia con i limiti fisici dell’aeromobile, obbligandolo inoltre a decollare dal campo di volo all’inizio di ogni partita. In secondo luogo, tutte le assistenze allo sparo tipiche della modalità arcade – come l’hud e il calcolo della deflessione del tiro – spariscono. Il velivolo, inoltre, resiste a un numero infinitamente più basso di colpi, aumentando in maniera sensibile la difficoltà di gioco e costringendo il giocatore ad atterrare alla base per riparare gli eventuali danni.

Inoltre, non vi è la possibilità di respawnare. Purtroppo gli sviluppatori non hanno voluto andare fino in fondo con la simulazione, introducendo molti compromessi che impediscono ai maniaci dell’aviazione di godersi appieno il controllo del proprio aeromobile. Anche se tutte le strumentazioni interne all’abitacolo funzionano, mancano diverse opzioni che, tuttavia, saranno notate solo dai veri maniaci del volo.

La dicotomia tra arcade e simulazione si applica anche ai carri armati, ma con alcune differenze importanti. In modalità arcade il gioco attiva alcune assistenze alla mira che consentono con un semplice colpo d’occhio di calcolare l’alzo del proprio cannone e di mirare ai punti deboli del tank avversario. Le diverse tipologie di proiettile agiscono in maniera diversa sulla corazza dei nemici a seconda della tipologia di carro armato, della distanza di tiro e dell’angolo con cui il proiettile giunge a destinazione sul bersaglio.

In generale, in modalità arcade il gioco è molto più permissivo, ed è piuttosto difficile uccidere un’unità avversaria con un solo colpo. I veicoli danneggiati richiedono di essere riparati, e non è raro ritrovarsi immobilizzati a causa della morte di un membro dell’equipaggio o della rottura di un cingolo. Vi sono poi diverse opzioni secondarie che consentono, ad esempio, di attivare gli estintori in caso di incendio o di chiamare un attacco dell’artiglieria per stanare i nemici o costringerli ad interrompere la loro avanzata. Il tutto si completa con la possibilità di utilizzare un aereo per un breve periodo di tempo, mostrando la possibilità di War Thunder di mescolare i due giochi racchiusi in questo marchio all’interno di un unico campo di battaglia.

In modalità arcade si hanno a disposizione 2 respawn (per un totale di 3 carri), mentre per la modalità realistica si ha solitamente a disposizione un solo carro: uccidendo altre unità e ottenendo punti battaglia è possibile respawnare, con il risultato che nelle fasi più avanzate della battaglia solo i giocatori più abili (o più prudenti) restano in campo. In modalità realistica scompaiono tutte le assistenze alla mira, mentre gli aerei possono essere scelti come una normale unità e attivati come un normale respawn, a patto di raggiungere un numero sufficientemente alto di punti battaglia. Anche in questo caso il livello simulativo non è certo elevatissimo, e mancano una serie di feature richieste dalla community, tra cui la possibilità di attivare la vista interna del carro armato.

A portata di mouse e tastiera

Gaijin ha scelto un sistema di controllo piuttosto intuitivo per carri e aerei, che possono essere controllati con mouse e tastiera in maniera non dissimile da un qualunque sparatutto. È evidente che gli sviluppatori abbiano costruito il gioco attorno a questo sistema di controllo, che risulta da subito il più pratico e il più competitivo. Anche se avete a disposizione un joystick e una pedaliera, non otterrete alcun vantaggio tattico in battaglia: sebbene manovre come la scivolata d’ala e manovre evasive siano di difficile realizzazione con mouse e tastiera, la lenta risposta di un joystick vi pone immediatamente in svantaggio rispetto alla maggior parte dei giocatori. Anche da questo punto di vista, dunque, gli amanti della simulazione storceranno il naso.

Il modello economico

War Thunder fa uso di un complesso sistema di gestione dell’esperienza e di tieraggio di carri e aerei. Una volta selezionata la propria nazione (cinque per gli aerei e tre per i carri, che diventeranno presto quattro) si inizia a combattere con delle unità di base. Battaglia dopo battaglia si iniziano ad accumulare punti esperienza, punti esperienza liberi, punti equipaggio e leoni d’argento. Sembra complicato, e in effetti lo è: i punti esperienza sbloccano nuove unità e consentono di potenziare il proprio veicolo o velivolo, i punti esperienza liberi possono essere utilizzati per accelerare il processo di potenziamento attraverso la spesa di valuta reale, i punti equipaggio modificano le abilità di ciascuno dei membri del nostro equipaggio e i leoni d’argento sono la valuta necessaria per comprare nuovi mezzi, nuove componenti e per sbloccare e addestrare nuovi equipaggi. Infine, vi è la valuta gold, le aquile d’oro, che si pagano con moneta reale e consentono di accelerare quasi tutti i processi di potenziamento, di acquistare mezzi esclusivi e, naturalmente, di acquistare un abbonamento premium che raddoppia i punti esperienza e la valuta ottenute durante le partite.